Pensieri
Don’t stop breathing
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DATA: 9 Giugno 2016
Come si raggiunge e sorpassa il concetto di brand
È iniziata come una sfida e, come accade nel nostro lavoro, come un’opportunità per conoscere più da vicino un marchio la cui famigerata fama non faceva altro che accrescere la mia curiosità. Si è tramutata per me in un’esperienza profonda, che ha cambiato il fisico, il modo di nutrirmi e, insospettabilmente, anche il modo di comprare e di approcciarmi al mondo del brand che avevo scelto di seguire… fino al punto di non ritorno.
Il Dottor Pierre Dukan, capostipite di questa nuova e “miracolosa” dieta, ha aiutato oltre 20 milioni di persone in tutto il mondo a dimagrire realizzando un programma, teorico e pratico, basato su un regime iperproteico inizialmente molto aggressivo e basato sulla rinuncia, in una prima fase, a molti nutrienti, tutti reintegrati al progredire della dieta.
I pilastri fondamentali del programma Dukan sono: almeno due litri d’acqua al giorno, almeno 30 minuti di attività fisica al giorno, 1 giorno a settimana di proteine pure e… dimenticati del conteggio delle calorie. Così tanta disciplina significa un grande impegno sia economico che di risorse, di relazione e di motivazione. Fortunatamente, oltre all’indispensabile libro, mi sono venuti in aiuto amici reali e virtuali, la famiglia e soprattutto un gruppo su Facebook, che ha ispirato l’organizzazione dei miei pasti e mi ha confortato nei momenti in cui un Twix al distributore automatico era davvero l’unica cosa a cui riuscissi a pensare.
Risultati: 6 mesi di dieta, 10 kg in meno, la consapevolezza del fatto che ciò che mangio influisce sul mio benessere e determina il mio futuro, il modo in cui invecchierò e come sceglierò di farlo.
Quello che non avevo previsto in questa folgorazione sulla via del dimagrimento è stato uno squilibrio nel mio rapporto con il brand Dukan che, alla lunga, ha significato un diverso tipo di approccio sul mio modo di relazionarmi con il marchio e, in senso lato, con il nutrirmi e il “fare la spesa”. Una gran bella folgorazione.
Il programma Dukan prevederebbe un’attività di coaching personalizzato (circa 20 euro al mese), soprattutto nei casi di dimagrimento serio; in più, sono a disposizione da uno store online una serie di prodotti approvati (e brandizzati) Dukan, dagli spezzafame alla pasta, per essere sicuri di alimentarsi in modo corretto per tutta la durata della dieta.
Da outsider e addetta ai lavori ho scelto di lavorare a debita distanza dai pacchetti promozionali, perciò ho cominciato a frequentare forum, seguire gruppi su Facebook, postare foto dei miei progressi come “cuoca Dukan” e, settimana dopo settimana, mi sono ritrovata in un mondo fatto di meraviglia (non immaginiate quanta crusca possano sostenere un paio di albumi, se ben mixati), rigore (se lo zucchero non va, non va!), creatività (hai del formaggio quark, del salmone, e dell’aneto: auguri) che mi ha sempre di più distaccato dalle ricette e dai prodotti “ufficiali”, visto che i miei punti di riferimento erano diventati 1. la community di utenti che avevo imparato ad amare 🙂 2. la famiglia 3. il mio personale concetto di buonsenso.
Dopo sei mesi ero una consumatrice/consumattrice/persona completamente differente. La lezione che ho imparato?